26 Feb 2021

Tirana, 26/02/2021– Confindustria Albania – L’Associazione degli Industriali Italiani in Albania, segue con particolare attenzione, ogni iniziativa o modifica legislativa, che riguardi l’imprenditoria privata in Albania.

Confindustria Albania è a conoscenza della Legge n. 112/2020 e successivo DCM n. 1088/2020, con cui il legislatore albanese si è adeguato alla normativa europea sul riciclaggio di denaro, creando un registro per i beneficiari effettivi, e si è prontamente attivata per informare gli i propri associati, affinché tutti i soggetti interessati (tra questi rientra anche Confindustria Albania stessa) si adeguino  ai requisiti di questa legge entro le scadenze stabilite.

Nelle condizioni delle numerose restrizioni imposte in Albania e all’estero, a causa della situazione creata dal Covid-19, nonostante gli investitori stranieri cercheranno di adempiere agli obblighi di legge entro 60 giorni (a partire dal 2 febbraio 2021), non si possono purtroppo escludere ritardi, anche per motivi che non dipendono dalle imprese. Inoltre, la scadenza definita nella legge coincide con un periodo già intenso per  le attività legate alla chiusura e dichiarazione dei bilanci.

Per quanto sopra esposto, chiediamo cortesemente al Ministero di rivedere alcune delle scadenze previste dalla legge. Più in dettaglio richiederemmo che:

  • il termine d’iscrizione all’albo dei titolari beneficiari sia prorogato fino al 30 giugno, al fine di consentire a tutti gli investitori stranieri di adempiere ai propri obblighi di legge, senza essere puniti con pesanti multe in questo momento per niente favorevole alla liquidità dell’impresa.
  • la validità dei documenti di origine straniera sia estesa fino a 90 giorni. È tecnicamente difficile per un’azienda internazionale essere provvista di una voluminosa documentazione nel paese di origine, appostillarlo, tradurla ufficialmente in lingua albanese e autenticarla davanti al notaio, entro 30 giorni.
  • Sono state riscontrate difficoltà tecniche, per quanto riguarda l’assegnazione della firma elettronica, per le società con amministratori i cittadini stranieri. Per esempio: l’amministratore riceve il link di registrazione via e-mail, ma non riesce a ricevere il codice pertinente per attivare il collegamento, che non viene inviato sul numero del cellulare.
  • Segnaliamo infine che molte delle aziende associate ci hanno informato di malfunzionamenti riscontrati nell’uso del nuovo registro; sembrerebbe ad esempio che non vi sia la possibilità di salvare la domanda di applicazione; conseguentemente, se il processo di registrazione, indipendentemente dal motivo, non venisse completato con successo, l’applicazione deve riprendere da zero, cosa che comporta nuovi ritardi e attesa per caricare nuovamente la documentazione.