23 Set 2018

Il 20 settembre, in seno all’evento “Sussidierità e Giovani: dall’Analisi del Sud Italia alle Prospettive per l’Albania”, il vice presidente Claudio Michelacci ha tenuto il suo intervento, del quale rimettiamo il contenuto.

SIGNOR VICE MINISTRO KOLGEGA E MEMBRI DEL GOVERNO
AMBASCIATORE CUTILLO
SIGNOR VICE SINDACO
RELATORI
SIGNORE E SIGNORI
Anzitutto porto i saluti a questa assemblea del nostro Presidente Fontana.
Il tema del lavoro, soprattutto quello giovanile, è la grande sfida di tutti i paesi e dell’Europa, per questo il rapporto che viene presentato oggi, ha una valenza significativa, in quanto propone una lettura originale dei problemi e delle opportunità di sviluppo del meridione d’Italia.
Il lavoro, in particolare quello giovanile salda gli interessi delle imprese e delle famiglie perché gli occupati in fabbrica altro non sono che i componenti delle famiglie , sono padri , madri e figli , quindi il lavoro va inquadrato anche come formidabile patrimonio di coesione sociale.
Per far si che ciò accada, siamo tutti chiamati a svolgere la nostra parte; l’Imprenditore si impegna a ricercare l’eccellenza in ogni funzione aziendale, il lavoratore a formarsi adeguatamente , la politica a fornire gli strumenti per liberare risorse ed energie riducendo le criticità del sistema.
E’ fondamentale migliorare il sistema di istruzione, attraverso politiche di diritto allo studio e contro la dispersione scolastica , penso anche al potenziamento della formazione professionale. Su questo tema Confindustria chiederà a breve un incontro con il Ministro competente , al fine di incrementare questo importante strumento per venire incontro alle richieste/esigenze delle Aziende che operano in questo territorio , e anche alle esigenze occupazionali.
In Albania si è formato in questi ultimi anni , ad esempio, un polo d’eccellenza per quanto concerne l’industria metalmeccanica , ma mancano giovani preparati e formati a dovere e questo sta limitando l’espansione del settore.
Il costante confronto col mondo dell’industria, da parte della classe politica, è indispensabile se si vuole produrre effetti positivi sull’economia reale.
Favorire l’ingresso di giovani in Azienda è importante perché con il loro dinamismo aiutano le strutture a crescere ed occupare nuovi spazi di mercato e quindi a generare investimenti e nuova occupazione.
Tutto ciò porta ottimismo, fiducia e questo è un passaggio fondamentale se si vuole uscire definitivamente da quel periodo di stagnazione iniziato nel 2007 con la crisi dei subprime.
Detto questo , e concludo, credo che chi vuol bene all’impresa, ai suoi valori, alla sua capacità di portare crescita e benessere, vuol bene anche al proprio paese di appartenenza Italia o Albania che sia.
Grazie e BUON LAVORO.