08 Lug 2019

Di seguito un intervista per l’Imprenditore del Presidente di Confindustria Albania Sergio Fontana.

L’Italia è da sempre un partner fondamentale per l’Albania che riflette un consolidato e storico legame tra i due Paesi. Come sono i rapporti tra i due Stati in questo periodo?
Il rapporto fra le due terre è sempre stato sempre proficuo e, semmai, è andato intensificandosi dagli anni ’90 in poi, in concomitanza con la caduta del comunismo. L’Italia è, da sempre, un punto di riferimento nel percorso di sviluppo economico dell’Albania di cui è saldamente il primo partner commerciale. Lo testimoniano i dati: sono migliaia gli italiani che l’hanno scelta come meta per vivere, lavorare o studiare, per questioni di costi, certo, ma non solo.
La bassa fiscalità, la presenza di manodopera a costi ridotti e le particolari agevolazioni di cui gode chi investe qui hanno giocato, senza dubbio, un ruolo fondamentale ma non sono gli unici fattori che hanno determinato, prima, e rinsaldato, poi, questo particolare legame. Accanto ad essi, ci sono da annoverare altri elementi come il fatto che qui tutti parlino italiano ed anche la particolare posizione strategica di ‘porta’ sul Mediterraneo che, al contempo, rappresenta una facile via di accesso anche al resto dell’area balcanica. Non in ultimo, per gli imprenditori italiani, certo a “fare gola” è stata anche la vicinanza geografica e i collegamenti pressoché costanti che sono assicurati con questa terra. Le connessioni con la vicina Albania sono tali al punto che molti, fra studenti e lavoratori, sono pendolari: vivono, studiano e lavorano qui negli infrasettimanali, tornando ‘a casa’ nei fine settimana.

L’Albania ad oggi è considerata dagli imprenditori italiani un luogo ideale in cui investire. Quali sono i settori che offrono maggiori opportunità per gli investimenti?
I settori dell’economia albanese con alto potenziale di sviluppo sono agricoltura, turismo, energia rinnovabile, Ict, minerario, petrolifero, gas, manifatturiero. Il settore agro-alimentare rappresenta una parte significativa dell’economia albanese, rappresentando circa il 20% del Pil e impiegando il 55% della forza lavoro nazionale. Per le società cooperative agricole, l’aliquota dell’imposta sul profitto dal 15% è stata diminuita al 5%. Il governo albanese ha, poi, attribuito particolare importanza allo sviluppo del settore industriale del turismo. La nuova legge sul turismo offre vari incentivi agli investitori nel settore (si pensi che, per gli investitori nel campo alberghiero, l’IVA è pari al 6% e la tassa sugli utili nella misura del 0%), soprattutto a coloro che vogliono investire nella creazione di strutture alberghiere/resort di alto livello qualitativo, da 4 o 5 stelle, e che siano in possesso di un marchio commerciale registrato e noto a livello internazionale. Un altro settore promettente che non è stato particolarmente sfruttato è quello delle energie rinnovabili. Inoltre, ultimamente si è sviluppato in modo esponenziale il settore dei servizi telematici e informatici. L’esperienza delle aziende italiane del settore può offrire all’Albania un valore aggiunto. In definitiva, l’Albania presenta una condizione di partenza abbastanza favorevole per gli investimenti in settori disparati.

Sono passati pochi anni dalla nascita di Confindustria Albania. Possiamo fare un primo bilancio del rapporto con gli stakeholder e le istituzioni locali? Oggi quali servizi offre la vostra Rappresentanza Internazionale agli associati?
Confindustria Albania è nata nel dicembre 2016 e dal primo momento ha rappresentato e tutelato al meglio gli interessi dell’industria italiana in Albania. In pochi anni di vita, l’Associazione conta 110 aziende associate, che rappresentano quasi tutti i settori merceologici. Durante questo periodo si è centrato con successo uno dei nostri obiettivi principali che era quello di raggiungere lo status di associazione che meglio rappresenta l’industria italiana in Albania. Confindustria Albania oggi è l’unica Associazione di riferimento per il dialogo tra le imprese italiane e le istituzioni pubbliche, gli enti governativi, i media, e gli opinion leader.  Con la sua attività, difende gli interessi degli imprenditori, facendo lobby positiva, e lavora in sinergia con la pubblica amministrazione con la quale, peraltro, ha attivato un tavolo di dialogo costante facendosi portavoce delle istanze, di problematiche e soluzioni del comparto industriale italiano in Albania.

Nel corso degli anni quali progetti di interscambio avete attuato tra i due Paesi?
Un’importante attività a cui si dedica la nostra Associazione è quella di creare connessioni e network fra imprenditori che vogliono condividere le loro best practice.
Organizziamo anche missioni imprenditoriali e istituzionali rivolte alle imprese italiane appartenenti al sistema confederale, come quelle di Confindustria Firenze con la presenza del sindaco Dario Nardella e dei Giovani industriali di Confindustria Foggia, Confindustria Toscana Sud, Assindustria Veneto Centro e l’organizzazione della Missione Imprenditoriale con Ance Bari e Bat.
Sono veramente moltissime le iniziative promosse da Confindustria Albania a supporto dell’imprenditoria italiana. Per il 2019, Confindustria Albania si è concentrata su alcune linee guida strategiche finalizzate al radicamento degli imprenditori italiani in Albania. Tra questi: orientare e informare gli imprenditori italiani sulle opportunità e criticità del mercato albanese, facilitare la creazione di partnership, instaurare o rafforzare collaborazione e sinergie tra imprese italiane e albanesi, rafforzare il dialogo tra le aziende italiane in Albania e il tessuto imprenditoriale locale, diffondere la conoscenza economica dell’Albania in Italia e consolidare la cultura di impresa, organizzare eventi per presentare all’amministrazione pubblica albanese le principali problematiche degli imprenditori italiani in Albania, intraprendere collaborazioni con le Università nel fornire alle imprese personale sempre più qualificato.

Per rispondere alle crescenti esigenze di rappresentanza e servizi dei suoi associati sono in programma cambiamenti del vostro assetto organizzativo?
In Confindustria Albania abbiamo una squadra estremamente valida che ha già dimostrato di saper affrontare e risolvere le problematiche che si sono manifestate. Il mio direttore generale, Gerta Bilali, è una persona oltremodo competente e disponibile, come lo sono i miei tre stretti collaboratori. A completare il quadro, un team composto da cinque vicepresidenti e sei consiglieri che si spendono per le cause degli associati ben oltre quanto richiesto dal ruolo istituzionale. Insomma, lo staff è vincente ed io sono estremamente contento dei risultati ottenuti. Certo, continueremo a lavorare sodo, consci del fatto che si può sempre migliorare.

Italia-Albania: un legame consolidato